L’Università di Boston sta implementando l’utilizzo di droni per mappature termiche in grado di analisi energetica su larga scala. Grazie di droni dotati di termocamere che riescono ad individuare i punti in cui edifici o condutture di vapore sotterraneo stanno perdendo calore si può infatti andare ad agire direttamente sulla problematica ottenendo un risparmio di gestione non indifferente. Gli stessi strumenti possono anche essere utilizzati per identificare i progetti di efficienza energetica.
Il progetto del Dipartimento di ingegneria meccanica della UMass Lowell guidato dal professor Christopher Niezrecki si pone l’obiettivo di aiutare l’ateneo a identificare e osare la priorità alle riparazioni che riducono i costi e ai progetti di efficienza energetica nel campus ed è frutto della collaborazione tra Facilities Management e Rist Institute for Sustainability and Energy (RISE).
Questi droni per mappature termiche vanno a sostituire gli aerei che erano utilizzati precedentemente per sorvolare il campus e raccogliere immagini termiche. Dopo l’analisi dei dati rilevati dal drone si è potuta individuare una notevole perdita di calore proveniente da un edificio dell’ateneo e si presuppone si potrà addirittura andare ad individuare le apparecchiature elettriche surriscaldate come per esempio i generatori, riuscendo così ad intervenire prontamente con opere di manutenzione che potrebbero evitare l’insorgere di situazioni pericolose.
La UMass Lowell è un’università molto attenta al tema del risparmio energetico, infatti questo utilizzo di droni fa parte di un più ampio progetto iniziato nel 2020 con lo scopo di ottenere un risparmio sul consumo di elettricità e gas naturale. Sono stati così raddoppiati il numero di stazioni di ricarica per veicoli elettrici nel campus e aumentati gli incentivi per progetti infrastrutturali per impianto energetico.