Cosa Nostra ha iniziato a interessarsi di droni “militari” prima degli Stati Uniti. La clamorosa rivelazione è stata fatta dal pentito Gaspare Spatuzza in un processo collegato all’attentato in cui perse la vita Paolo Borsellino.
“I fratelli Graviano (i boss ritenuti i mandanti degli attentati a Falcone e Borsellino) mi hanno incaricato di acquistarne uno da usare come bomba volante in grado di trasportare un piccolo quantitativo di esplosivo” ha testimoniato il pentito. Che non ha saputo dire quale fosse il modello di drone scelto dalla mafia, ma ha rivelato di averlo pagato circa 500 euro.
Nella foto, Spatuzza al momento dell’arresto.