Droni sottomarini per ripulire i fiordi norvegesi

L’annoso problema dell’inquinamento dovuto alla presenza massiva di rifiuti nelle acque dei fiordi norvegesi sembra avere le ore contate, grazie ad una precisa mappatura effettuata da droni sottomarini che guideranno e faciliteranno di apposite navi elettriche dedica al recupero dei rifiuti più voluminosi. Le zone più inquinate e dunque dove interverranno i droni sottomarini sono quelle limitrofe alla capitale Oslo. L’idea dell’utilizzo di droni è stata decisa dall’autorità portuale che considera il protocollo droni come primo passo verso una rapida risoluzione della pulizia dei fondali sottomarini.

Secondo il New York Times, sui fondali dei fiordi norvegesi si troverebbero anche molti residui bellici della Seconda Guerra Mondiale.

Le prime indagini con i droni sottomarini sono state svolte da Christine Spiten, imprenditrice nel settore dei droni subacquei che grazie a “Blueye’s Pioneer”, ha potuto verificare una situazione davvero fuori controllo, i fondali sembrano delle discariche a cielo aperto.

L’idea di droni sottomarini per ripulire i fiordi norvegesi è il risultato di una sempre più alta sensibilità verso la questione ambientale, che ha portato la Norvegia a cercare di ridurre del 50% le emissioni entro il 2020 (rispetto al 1990) e raggiungere un saldo zero sulle emissioni di anidride carbonica entro il 2050.


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