Droni per la ricerca marina in aiuto al dugongo

L’utilizzo dei droni per la ricerca marina sta semplificando le attività di monitoraggio di alcune specie a rischio come il dugongo. Per gli scienziati marini raggiungere le zone remote in cui vive solitamente questo mammifero marino è particolarmente difficile, ma l’impiego dei  droni può superare questo ostacolo.

Già un paio di anni fa un team internazionale di ricercatori ha iniziato a sperimentare l’impiego dei droni nelle acque remote del Pilbara nell’Australia occidentale inserendoli all’interno di piccole griglie per registrare e classificare gli avvistamenti di dugonghi.

Grazie a questo sistema a griglia gli scienziati hanno potuto ottenere rilievi estremamente accurati delle aree interessate e hanno potuto anche effettuare dei riesami più volte grazie anche al costo limitato sostenuto per questi droni rispetto ad altri sistemi di rilievo più classici. In questo modo il team ha potuto verificare come la distribuzione e l’abbondanza di una specie marina possa cambiare nel tempo indipendentemente dall’ora del giorno, dalla marea o dalla stagione.

In media, durante ogni viaggio di ricerca di tre settimane sono stati effettuati 90 voli di droni per la ricerca marina che hanno rilevato la fauna selvatica aerea. Si sono così ottenute circa 25.000 immagini dettagliate e nitide. L’esperimento ha visto un totale di 240 voli, con conseguente avvistamento di ben 149 dugonghi.

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