E ‘incredibile come la prospettiva offerta dall’alto dal drone ci permetta di scoprire nuove cose che pur avendole sotto al naso non ce ne accorgiamo. L’ultima scoperta è avvenuta in Perù, nel deserto di Nazca, sito Unesco molto conosciuto e visitato da migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo per i disegni giganti presenti sul terreno, i geoglifi. Nonostante sia un sito molto visitato e monitorato costantemente dai satelliti, il volo di un drone ha portato alla luce nuove linee giganti nelle zone circostanti. Più di recente, invece, l’archeologo Johny Isla è riuscito a scoprire con i droni una nuova figura lungo le pareti di una collina situata nella zona di Palpa, circa 30 miglia a nord di Nazca, nel Perù meridionale. La figura, grande 25 per 65 metri, consiste in una creatura mitologica e spaventosa, a metà tra un’orca e un essere umano, che sostiene delle teste mozzate come trofei di caccia. Gli archeologi ritengono che la figura antropomorfa, risalente probabilmente all’epoca dei Paracas, sia uno degli anelli di congiunzione tra di altri geoglifi minori e le incisioni che si trovano nel deserto di Nazca.