Droni contro i roditori alle Galapagos, un nuovo particolare utilizzo di aeromobili a pilotaggio remoto promosso dal gruppo ambientalista Island Conservation con sede a Santa Cruz, in California.
I droni appositamente allestiti con un serbatoio contenente veleno, vengono fatti volare su due piccole isole nell’arcipelago delle Galapagos in Ecuador. I velivoli sono in grado di rilasciare piccole quantità di veleno al fine di eliminare i roditori invasivi. L’operazione, iniziata nell’isola di North Seymour nel Parco nazionale delle Galapagos, mira a proteggere gli animali e le piante autoctone dai roditori distruttivi.
Ratti e altre specie non indigene hanno causato ingenti danni alle Galapagos, la cui unica flora e fauna si è evoluta in isolamento per milioni di anni. Nel processo, le specie native hanno perso molti meccanismi di difesa contro i predatori. I roditori, che si riproducono rapidamente e mangiano una grande varietà di piante e animali, sono stati oggetto di diverse campagne di eradicazione, senza particolare successo. I droni serviranno per migliorare e potenziare i protocolli utilizzati.
North Seymour era libero da roditori, ma recentemente sono state rilevate due specie differenti, dice Karl Campbell, uno specialista di controllo dei parassiti di Island Conservation, che coordina i voli dei droni in collaborazione con i gestori del Parco Nazionale delle Galapagos in Ecuador.
I topi mangiano le uova ei nidiacei degli uccelli marini dell’isola, tra cui le procellarie delle tempeste e le berte delle Galapagos. I roditori minacciano anche gli alberi della specie Bursera Graveolens rosicchiando le cortecce e mangiando i semi.